lunedì 5 dicembre 2011

Escursioni sul vulcano attivo più alto d’Europa

 Sono moltissimi i luoghi che è possibile visitare in Sicilia grazie alla sua travagliata storia e alle sue bellezze paesaggistiche, ma come molti sanno è difficile visitarla se non si ammira con i propri occhi anche solo per un istante il maestoso vulcano che ospita , che con la sua attività ha plasmato la stessa isola dando vita all’attuale forma che tutti conosciamo la trinacria. Esso insieme a Stromboli e a Vulcano (isole Eolie) è stato da sempre simbolo di grande interesse da parte delle numerose popolazioni che hanno preso il sopravvento sull’isola siciliana e che quindi hanno da sempre attribuito a questi fenomeni vulcanici leggende e miti fino a considerarli dei veri e propri dei ; ricordiamo infatti il popolo più antico che ha lasciato noi delle testimonianze cioè i greci attribuendo all'Etna il nome di "aitho" che significa bruciare considerandolo anche con il nome del monte più importante della stessa religione greca quello di Zeus Aitnàios o "Zeus Etneo", relativo al sacro Olimpo.  Anche Stromboli ricordiamo era considerato il faro del mediterraneo grazie alla sua posizione e all'attività persistente dei suoi crateri sommitali.Importante è anche Vulcano. Su questa isola la mitologia greca situava le fucine di Efesto, dio del fuoco e fabbro che aveva per aiutanti i ciclopi. Ma è il nome che i Romani hanno dato al dio, Vulcano, che è stato dato all'isola. Ed è proprio da qui che derivano i termini vulcano e vulcanismo.
  


 Ma adesso è ora di entrare nel vivo del discorso.Oggi vi porto a fare un giro lungo il versante Nord- est del vulcano qui è possibile visitare una delle tante principali attrattive di questo versante i monti Sartorius generatisi dall’attività eruttiva iniziata il 28 gennaio del 1865 e finita a giugno dello stesso anno le cui lave si estesero per circa 8 km dai loro diversi punti di  emissione,con uno spessore medio di oltre 12 metri creando così uno spettacolare paesaggio lunare rotto soltanto dalla crescita di qualche conifera (pino laricio) che forzatamente si fa strada fra le impenetrabili rocce basaltiche.



I monti Sartorius sono le classiche strutture a bottoniera(cioè strutture generate dal magma che risale lungo un’unica linea di risalita (frattura) che determina la genesi di questo tipo di attività) infatti in tutto sono 7 coni vulcanici allineati che prendono il nome dallo scienziato Sartorius Waltershausen, che fu un grande appassionato e conoscitore dell’Etna. Il terreno intorno ai coni è disseminato da bombe vulcaniche sparpagliate durante l’attività esplosiva e presentano svariate forme e grandezze. I monti raggiungono un’altezza massima di 1770 metri s.l.m. partendo da una quota minima di 1660 metri s.l.m. Arrivati in cima al monte è possibile ammirare durante le giornate più limpide  tutta la Sicilia nord orientale e le sue catene montuose, la Calabria e l’arcipelago delle Isole Eolie.

Ma durante il percorso è importante tener conto della fauna che si incontra. Infatti è possibile ammirare boschi risparmiati dalle eruzioni lungo questo versante sia di betulla aetnesis (betulla dell’Etna)che cresce solo ed esclusivamente su questo territorio e di pino laricio con la presenza anche della ginestra dell’Etna e di vari tipi di erbe e arbusti.
Questo tipo di betulla è una specie (endemica) isolata rimasta sull’Etna grazie all’ultima glaciazione e che con il passare del tempo si è adattata in base ai cambiamenti climatici del luogo per questo è unica nel suo genere.


betulla aetnesis



bosco di betulla dell'Etna


Il trampolino di lancio verso questi luoghi e il Rifugio Citelli raggiungibile da sant'Alfio o da Lingiaglossa. Sono luoghi davvero stupendi e con un fascino particolare.Ovviamente nel rispetto per l'ambiente senza deturpare nulla.


 E' sicuramente un ottima idea portare con se un binocolo per poter osservare animali presenti come molte specie di volatili e il paesaggio circostante. E' altrettanto importante curare l'abbigliamento in funzione del clima e della particolare morfologia del terreno, il vestiario dovrebbe essere comodo, tanto da consentire libertà di movimento, ma robusto per evitare graffi. Le scarpe potranno essere più o meno pesanti purché fornite di una buona suola per affrontare il terreno lavico.


 per una mappa più dettagliata e maggiori informazioni vi invito a visitare questo sito

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